Un grande2015!
Nel farti gli Auguri di un buon 2015, e in attesa che riparta anche il Paese, quest’anno, nel mio tradizionale saluto, ho una grande notizia da condividere:
il 2015 sarà l’anno dell’unificazione fra EVU Italia e ASAIS!
Come sai questo è stato, in tutti questi anni, il progetto fondamentale della mia presidenza, comprenderai dunque la soddisfazione con la quale te lo comunico.
Il 2014 è stato un anno di intensi e frequenti contatti coi ‘cugini’: siamo partiti con l’approvazione del regolamento comune sull’aggiornamento professionale, e poi abbiamo proseguito collaborando fino all’incontro fra i Direttivi delle due organizzazioni, tenuto a Bologna il 25 ottobre 2014, nel quale abbiamo stabilito la Road Map dell’unificazione e siglato quello che (un po’ pomposamente) io chiamo il Protocollo di Bologna, che puoi trovare pubblicato sul nostro sito (www.evuiltalia.eu).
A Copenhagen, sempre in ottobre, avevo ottenuto il parere positivo del Consiglio di Presidenza Europeo, favorevole sia all’unificazione che alla variazione del nome che, per ovvi motivi, cambierà per permettere anche ad ASAIS di conservare il ricordo, la dignità e lo stile del lavoro fatto in questi anni. ASAIS si scioglierà e confluirà in EVU Italia che, nel frattempo, cambierà il nome e adeguerà lo Statuto alla nuova situazione associativa. La nuova associazione si chiamerà dunque:
ASAIS-EVU Italia (Country Group di EVU Europa)
Il logo rimarrà quello europeo, comune a tutti i gruppi nazionali europei.
Sono fermamente convinto che questo passaggio sarà decisivo per lo sviluppo della nostra attività sia come associazione che come singoli iscritti.
Una grande associazione (grande quanto concesso a una professione di nicchia come la nostra) avrà più possibilità di farsi vedere e sentire nelle sedi istituzionali e nei Tribunali; la completa copertura del territorio nazionale ci permetterà di diffonderci ancora maggiormente all’interno della comunità dei ricostruttori (di qualità), di creare occasioni di aggiornamento e formazione più decentrate e regolari. Economicamente ci potremo permettere iniziative di studio-ricerca di migliore qualità.
Insomma sono convinto che, se saremo bravi, riusciremo a fare ben più della semplice somma aritmetica dei nostri numeri e delle nostre attività.
Ora EVU Italia deve fare la sua parte. A febbraio ASAIS si riunirà in Congresso e delibererà l’unificazione.
Lo stesso dovremo fare noi, a primavera, una volta che saranno messi a punto tutti i passaggi intermedi. Per questo sarai chiamato a partecipare all’Assemblea annuale che, quest’anno, si terrà a Roma il 16 maggio. I cambiamenti, organizzativi e di Statuto, ovviamente non potranno che avvenire con l’approvazione dell’Assemblea.
Negli anni passati tutte la nostre Assemblee si sono sempre espresse a favore dell’unificazione, ma questa volta dovremo votarla e darle attuazione.
Per il 16 maggio stiamo mettendo a punto anche, come sempre, un goloso programma scientifico del quale ti dirò quanto prima.
Nel frattempo, dando seguito agli impegni presi l’anno scorso, abbiamo messo a punto il sistema per la certificazione dell’aggiornamento degli iscritti (presto riceverai un vademecum che ti spiegherà come procedere), ed è giunto a conclusione, ottenute le autorizzazioni, il progetto di pubblicare sul nostro sito, ‘a puntate’, alcuni testi, o parti di essi, sia italiani che europei (tradotti in italiano). Procede poi la pubblicazione integrale, sempre sul sito, e riservata agli iscritti, degli atti dei Congressi Europei di EVU. Insomma andiamo avanti anche con la cura della crescita professionale e culturale di tutti noi, come è nostro dovere.
Concludo ricordandoti che il 31 gennaio è scaduto il termine per il rinnovo dell’iscrizione a EVU Italia e che la quota per il 2015 rimane di € 300,00.
ATTENZIONE! LE COORDINATE BANCARIE SONO CAMBIATE:
Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve – Agenzia di Bagno a Ripoli (FI)
IBAN: IT77 Y087 3637 7200 0000 0401 607
Intestato a EVU Italia
Nella speranza di incontrarti personalmente in occasione dell’Assemblea di maggio, ti invio i miei saluti più cordiali.
Virginio Rivano
Firenze, il 2 febbraio 2015