Si è svolta a Roma una interessantissima giornata di Studi.
Dopo il saluto del Presidente Rivano il folto numero di ricostruttori confluiti da tutta Italia ha potuto ascoltare tre relazioni di grande pregio scientifico oltre che di grande interesse pel la propria attività professionale.
Coma ha giustamente sottolineato il Dr. Rivano
” Il lavoro di ricostruttori impone di acquisire competenze sempre più numerose e differenziate. Non sono più sufficienti solide basi di meccanica e di fisica (che pure restano indispensabili) per affrontare in maniera corretta e convincente, lo studio di un incidente stradale. Ma non sono gli incidenti stradali che si sono ’complicati,’ ma sono gli strumenti e le potenzialità che scienze e tecnologie ci mettono a disposizione, che ci impongono un continuo aggiornamento e una continua crescita professionale”.
L’Ing. Francesco Del Cesta (della Università di Pisa) ci ha illustrato come “combinando immagini di Google, fotografie dell’incidente e tecniche di manipolazione delle ‘nuvole di punti’, si possono riportare, sull’ortofotografia, tutte le tracce mostrate dalle fotografie anche senza rilievi planimetrici. È poi possibile fare una simulazione con veicoli 3D, in tutto e per tutto identici a quelli veri, che si muovono nell’ambiente, anch’esso riprodotto in 3D. In tal modo si verificano le visuali, gli eventuali impedimenti e si realizzano animazioni che sono, allo stesso tempo, comprensibili a tutti e fisicamente rigorose”.
L’ing. Luca Biagini (della Università di Firenze) ha presentato “gli sviluppi che si sono avuti nel campo delle simulazioni degli urti veicolo-barriera stradale per i quali, con opportuni SW, si possono calcolare le energie dissipate, i profili di deformazione e i moti post urto. In pochi anni si è passati dalle stime (più o meno fondate) sulle capacità di tenuta di questo o quel guardrail, alla possibilità di modellarlo matematicamente e di ‘calcolarne’ il comportamento”.
L’ing. Sebastiano Battiato (della Università di Catania) con la sua relazione, che ha chiuso i lavori della mattinata, ha riferito di come “la diffusione sempre più pervasiva, di telecamere (di banche, stazioni di Polizia, negozi, controllo del traffico ecc.) ha cambiato il paradigma della ‘testimonianza’ affiancando, alla persona che ‘racconta’, anche le immagini dei filmati. Come nel caso delle testimonianze, tuttavia ciò che le telecamere mostrano va saputo leggere, deve essere interpretato e pesato, avendone ben chiare potenzialità e limiti”.
Queste nuove possibilità, in continua crescita, sommandosi a tutto quanto già doveva essere conosciuto, sul processo, sulla medicina legale, sulla meccanica, sulla dinamica, sugli pneumatici, sui cronotachigrafi ecc. ecc, rendono sempre più imperativo il bisogno di formarsi ed aggiornarsi cominciando con il sapere che questi strumenti esistono, se ne devono conoscere potenzialità e limiti, si deve sapere chi, e con quali competenze, è ‘sul mercato’ e può aiutarci mettendo a nostra disposizione la sua professionalità e le sue competenze specialistiche.
La Giornata di Studi si inserendosi nel contesto delineato ha raggiunto l’obiettivo di aprire sempre maggiori spazi di conoscenza e di indagine agli analisti ricostruttori italiani.