Borsa di Studio ASAIS – EVU Italia 2016 -“Gli utenti deboli della strada. Studio numerico sperimentale delle conseguenze di impatti di ciclisti contro autovetture”

By 13 Novembre 2016Comunicazioni

Borsa di Studio ASAIS – EVU Italia 2016- Lavoro di Ricerca e preparazione di un articolo per il Convegno Europeo 2017 in Olanda

Dopo attenta analisi delle candidature pervenute entro il termine del 31 luglio 2017, stabilito per la presentazione delle domande per Borsa di studio 2017, il Consiglio Direttivo ne ha deciso all’unanimità l’assegnazione ad una dottoranda del Prof. Marco Anghileri del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano per un lavoro dal titolo:

“Gli utenti deboli della strada. Studio numerico sperimentale delle conseguenze di impatti di ciclisti contro autovetture”

La ricerca proposta si inquadra, in estrema sintesi, nello studio numerico sperimentale della sicurezza del ciclista in caso di impatto contro autovetture in ambito urbano. L’attività sarà svolta presso il laboratorio di crash del LaST – Politecnico di Milano (http://www.polimi.it/ricerca-scientifica/strutture-di-ricerca/grandi-infrastrutture/laboratorio-per-la-sicurezza-dei-trasporti-last/). Gli strumenti adottati si baseranno su tecniche di modellazione ad elementi finiti unite ad attività sperimentali con manichini antropomorfi di tipo Hybrid III.

 

 

L’Ing. Benedetta Arosio, già Master of Science presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali e attualmente dottoranda presso il LaST , ha un Curriculum Vitae di considerevole qualità.

Particolarmente interessanti sono gli argomenti che caratterizzano il suo lavoro per la tesi di laurea, dal titolo   “Anthropomorphic Test Device and Total Human Model Head and Neck Analysis Based on Experimental and Numerical Activity”, condotto, con la supervisione del Prof. Anghileri, presso la UNSW (University of New South Wales) di Sydney. La ricerca ha avuto come primo obiettivo la determinazione del livello di correlazione tra  il manichino antropomorfo Hybrid III ATD e il suo modello numerico. I dati cinematici ottenuti sono stati quindi confrontati con i risultati ottenuti dalle simulazioni con il modello elementi finiti della testa e collo Hybrid III. Il secondo obiettivo della tesi è stata l’analisi del modello avanzato di corpo umano sviluppato da Toyota “Total Human Model For Safety” (THUMS), con particolare attenzione al comportamento di testa e collo. Lo studio è stato incentrato sul confronto tra THUMS e Hybrid III con l’obiettivo di valutare quanto la biofedeltà del THUMS potrebbe essere utile nello studio della resistenza agli urti.

Per illustrare la significatività dello studio condotto dall’Ing. Benedetta Arosio, si ricorda che il THUMS (http://www.lstc.com/thums ) è stato progettato per migliorare la simulazione del comportamento delle diverse parti del corpo umano, dalla pelle, legamenti, tendini articolazioni e ossa, descritte nei dettagli, al tessuto muscolare e agli organi interni, aggiungendo alla testa i particolari della faccia ed un modello dettagliato del cervello, per studiare il loro comportamento nei crash.

Le competenze dell’Ing. Arosio sui modelli antropomorfi sono senza dubbio avanzatissime e la rendono la ricercatrice ideale per effettuare il lavoro di ricerca di nostro interesse.

Oggi, 11 novembre 2016, una delegazione del Consiglio Direttivo di ASAIS EVU Italia, composta dal Presidente, dott. Virginio Rivano, dal delegato ai rapporti con le Università e Centri di Ricerca, Ing. Marco Sartini, e dalla sottoscritta, delegata alla Formazione e Aggiornamento e Responsabile ad Interim del Centro Studi (comitato scientifico della nostra associazione), si è recata presso il LaST-Laboratorio Sicurezza dei Trasporti-Sicurezza Passiva, per un colloquio con il suo Direttore, Prof. Marco Anghileri e con l’Ing. Benedetta Arosio. Si sono discusse le tempistiche per la presentazione dell’Abstract al comitato scientifico di valutazione per il Convegno Europeo del prossimo anno in Olanda ed anche di una breve presentazione sullo stato di avanzamento lavori nel prossimo Convegno Nazionale.

Manuela Caldironi

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