Auguri per un 2017 di consolidamento e ripresa!
Com’è ormai consuetudine, approfitto di questa lettera di auguri per fare un piccolo bilancio dell’anno che sta finendo.
Il 2016 è stato il primo anno di vita della nuova ASAIS-EVU Italia e, com’era prevedibile, è stato un anno di assestamento.
Nel Direttivo abbiamo lavorato duramente per mettere in comune esperienze, approcci e stili di lavoro ma, alla fine, credo proprio che le basi gettate siano solide e stabili.
Nei giorni passati, riflettendo sui temi da trattare in questo saluto, ho riletto il ponderoso ‘manifesto’ che ho inviato in occasione degli Auguri 2016 e, quasi distrattamente, ho messo, a fianco dei vari capitoli una ‘faccina’, sorridente o triste a seconda dei passi compiuti nella direzione auspicata. A sorpresa, alla fine, sfogliando il documento, ho visto molte faccine sorridenti. Non me lo aspettavo, forse per il mio carattere piuttosto perfezionista che raramente mi porta a essere pienamente soddisfatto del mio lavoro.
Voglio condividere con te questo mio bilancio, cercando di essere sintetico, ma anche puntuale nelle valutazioni.
L’anno scorso avevo schematizzato i principali obiettivi dell’Associazione dividendoli fra quelli riguardanti le attività rivolte verso noi stessi (che ho chiamato ‘interne’) e quelli ‘esterni’.
Seguirò la stessa falsariga:
Attività interne:
Micro e macro ricerca
Come avevo previsto, l’accresciuta disponibilità, economica e numerica, ci ha permesso di lavorare con più efficacia sia sul fronte di quella che chiamavo micro-ricerca (e che abbiamo ribattezzato ‘ricerca sul territorio’) che della macro-ricerca (svolta in ambito accademico su stimolo e finanziamento dell’Associazione).
Sul territorio moltissimi associati sono stati coinvolti nella sperimentazione e nella raccolta dati relativi alla ripartenza da fermo delle biciclette. Questa ricerca, oltre a fornire dati utili per il nostro lavoro, s’inserisce perfettamente nel filone di studi proposti da EVU Europa per il XXVI Congresso annuale (Haarlem 19 – 21 ottobre 2017) che avrà fra i temi fondamentali gli incidenti con biciclette.
Dal punto di vista della ricerca ‘alta’, abbiamo assegnato una sostanziosa borsa di studio a una giovane ingegnere del gruppo del prof. Anghileri (Politecnico di Milano) per una ricerca dal titolo “Gli utenti deboli della strada. Studio numerico sperimentale delle conseguenze di impatti di ciclisti contro autovetture. Anche in questo caso biciclette con l’obiettivo di candidare questa ricerca alla presentazione al Congresso.
Su questo, dunque, le cose sono andate bene (J!)
Formazione e aggiornamento
Ho scritto che ‘garantire agli iscritti la possibilità di ottemperare al proprio diritto-dovere alla formazione e all’aggiornamento’ è fra le ‘principali finalità della nostra associazione’. Lo credo fermamente.
Nel 2016 abbiamo fatto due passi importanti in questa direzione:
– per la prima volta abbiamo portato un nostro evento sia al Nord (Bologna, nel mese di giugno), che al Sud (Catania, in settembre). Il nostro obiettivo è che tutti gli iscritti possano avere occasioni di aggiornamento vicino a casa (o comunque non troppo lontano) in modo da limitare costi e spostamenti. La duplicazione, a nord e a sud) dei nostri eventi può essere un primo passo;
– un altro passo, forse ancora più significativo, è stata la decisione di organizzare una piattaforma di e-learning per la formazione a distanza. Nel Direttivo abbiamo valutato uno strumento che può fare al nostro caso e lo stiamo sperimentando. L’idea è che gli iscritti possano seguire dei corsi on line, sottoporsi alle verifiche previste, e certificare l’avvenuto aggiornamento. Prestissimo riceverai una lettera nella quale, da una parte, ti si chiederà di esprimere le tue esigenze di aggiornamento e, dall’altra, la tua disponibilità a produrre corsi on line (ovviamente venendo retribuito per il tuo lavoro).
Credo che anche su questo si possa spendere un sorriso (J!), mentre, invece, rimane farraginosa la raccolta delle attestazioni di aggiornamento, sulla quale ci dobbiamo migliorare, aspettando il nuovo sito per l’automatizzare del processo (K).
Messa in comune di dati e informazioni
La condivisione di dati, pubblicazioni e informazioni presenta dei chiaroscuri: stiamo pubblicando, ormai regolarmente, gli atti dei Congressi Europei (on line, per gli iscritti, ci sono 2013, 2014 e 2015 e, in pubblicazione, il 2016) mentre siamo in terribile ritardo nella revisione della traduzione in italiano dei primi capitoli del testo di Burg e Moser.
Dal 2015 abbiamo deciso di pubblicare anche la traduzione degli abstract, sono pronti quelli del 2015, ma non ancora online.
L’area forum, da tempo tecnicamente pronta, risente ancora della mancanza di uno o più coordinatori, per cui il forum, che pure potrebbe essere un ottimo strumento, latita!
Su questo c’è molto da fare (K)
Organizzazione territoriale
L’anno passato scrivevo: ‘abbiamo previsto, nello Statuto, la possibilità di istituire Delegazioni Territoriali (regionali o di macro-area), i cui coordinatori potranno interagire direttamente col Consiglio Direttivo proponendo attività o interventi.’
Su questo non ci siamo mossi e, chiedendo venia, cercheremo di porre rimedio, ma…L!
Attività esterne
Certificazione
Il 2016 ha visto arrivare a compimento il percorso di certificazione per gli analisti ricostruttori. Contrariamente a quanto immaginavo, non siamo arrivati a una certificazione ma, oggi, ce ne sono già due attive, e nessuna di queste è quella attesa da ACI e DMTI di Firenze.
È attiva la certificazione gestita dalla società APAVE, della quale abbiamo potuto appurare la serietà e con la quale abbiamo avuto dei proficui contatti che ci hanno portato a una convenzione per gli scritti (consultabile sul nostro sito). Stiamo valutando, con questa società, l’opportunità della partecipazione di un delegato di ASAIS EVU Italia all’interno del Comitato di Certificazione o del Comitato Tecnico Scientifico. Ciò porterebbe, all’interno del processo di ‘controllo della qualità della certificazione’, il punto di vista della nostra Associazione e, dunque, sarebbe ulteriore garanzia di serietà e qualità.
È attiva un’altra certificazione, della quale sappiamo poco in quanto non siamo stati né consultati durante la progettazione, né contattati successivamente all’avvio dell’attività.
È in ritardo la certificazione ACI Global-DMTI UniFI, della quale abbiamo seguito gli sviluppi fin dagli albori.
Un tale proliferare di possibili percorsi di certificazione, ci chiede uno sforzo di verifica della qualità (dal punto di vista dell’analista ricostruttore) e di continuo monitoraggio. Saremo presenti, laddove ce ne sarà data l’opportunità, e cercheremo di garantire a tutti noi una corretta e imparziale informazione. Resta fermo che, ai sensi della legge 4-2013 sulle Professioni non organizzate, rimane competenza delle associazioni attestare la rispondenza ‘agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell’esercizio dell’attività professionale ai fini del mantenimento dell’iscrizione all’associazione.’ (art 7, c 1-c)
Comunque, anche grazie al nostro contributo, il percorso di certificazione è avviato. (J!)
Rapporti con Ministeri e Tribunali
Non siamo ancora riusciti ad avere l’iscrizione negli elenchi ministeriali (MISE) delle associazioni riconosciute. Anche dal punto di vista delle iniziative pubbliche finalizzate a far conoscere l’ associazione e i nostri iscritti ai nostri potenziali clienti (giudici, avvocati ecc.) siamo stati carenti, nonostante qualche timido passo sia stato fatto.
Complessivamente, però, da questo punto di vista non possiamo ritenerci soddisfatti (L).
Rapporti con Ordini e Collegi
Per la prima volta, nel 2016, abbiamo organizzato un evento (Bologna, giugno) nel quale abbiamo assegnato, agli ingegneri nostri iscritti, anche i crediti formativi dell’Ordine. Questo è stato un primo passo importante e tutt’altro che banale. Dobbiamo insistere, muoverci anche nei confronti del periti industriale, ma un primo risultato c’è stato (J!).
Dimensione europea
La nostra appartenenza a un’associazione europea ci spinge ad assumere approcci e attitudini via via sempre più aperti e partecipativi alle attività dell’associazione EVU Europa. Come scrivevo l’anno scorso: ‘per vari motivi i ricostruttori italiani partecipano poco agli eventi europei, raramente presentano delle pubblicazioni ai Congressi…’
Questo sta un po’ cambiando: se è vero che sono ancora pochi i colleghi che presentano lavori di ricerca alla Conferenza annuale europea, è anche vero che il numero sta lentamente aumentando, così come sta aumentando il numero di quelli che partecipano alla Conferenza. La scelta dei temi di ricerca sul territorio e della borsa di studio di quest’anno è anche finalizzata a questo e i più giovani fra noi, piano piano, coglieranno le occasioni che la dimensione europea ci offre. Da parte mia, su questo aspetto, garantisco il massimo dell’impegno perché credo che un ampliamento degli orizzonti tecnico-scientifici non possa che far bene a tutti gli analisti ricostruttori, sia giovani che meno giovani. Su questo, dunque un sorriso di speranza e di impegno: J!
Come vedi il bilancio non è malaccio, anche se non è del tutto soddisfacente; sono convinto che, non dovendo partire quasi da zero come nel 2016, nel 2017 il Direttivo potrà essere ancor più produttivo rendendo l’associazione ad ASAIS-EVU Italia un plus per tutti noi.
Ti saluto nella speranza di incontrarti in occasione dell’Assemblea 2017, che si terrà a Roma fra fine febbraio e metà marzo e ti invio i miei più cordiali auguri di Buon 2017
Virginio Rivano
Firenze, il 30 dicembre 2016
PS: Dimenticavo!………..Il 31 gennaio scade il termine per il rinnovo dell’iscrizione a ASAIS-EVU Italia, la quota per il 2017 rimane di € 300,00.
Le coordinate bancarie per il bonifico sono:
Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve – Agenzia di Bagno a Ripoli (FI)
IBAN: IT77 Y087 3637 7200 0000 0401 607
Intestato a ASAIS-EVU Italia