Incidente Bus a Verona: ANSA-BOX/ Bus:esperto,per capire le cause partire da pneumatici E da stato sistemi elettronici. Comunque guasto o errore umano

By | Varie

2017-01-21 17:14

>ANSA-BOX/ Bus:esperto,per capire le cause partire da pneumatici E da stato sistemi elettronici. Comunque guasto o errore umano

ROMA

    (ANSA) – ROMA, 21 GEN – Lo stato dei sistemi elettronici del

veicolo e quello degli pneumatici: sono i due “aspetti

fondamentali” che dovrà valutare preliminarmente il perito

incaricato dal pm per fare luce sull’incidente di Verona. E’

quanto afferma Virginio Rivano, presidente di Asais-Evu Italia,

associazione nazionale di analisti ricostruttori della dinamica

 

degli incidenti stradali, secondo il quale, “in assenza di terzi veicoli coinvolti, le cause di questi incidenti vanno sempre

cercate o nei comportamenti umani o nel cedimento di componenti (o sistemi) del veicolo”.

   “Le prime immagini televisive – dice Rivano all’ANSA – mostrano che molti degli pneumatici hanno preso fuoco, per cui

l’esame dovrà essere particolarmente attento e finalizzato a verificare se abbiano un fondamento tecnico le dichiarazioni del

camionista sorpassato, che dice di avere visto, una trentina di chilometri prima dell’impatto, che una ruota del bus aveva

problemi. Per esempio si dovrà capire se lo pneumatico appariva sgonfio o non ben allineato e se faceva fumo. Il tecnico poi,

potrà trovarsi di fronte a due scenari: se lo pneumatico in questione non è del tutto bruciato (e se non è stato urtato

direttamente nell’impatto) potrà verificare l’esistenza di eventuali rotture o deterioramenti; in caso contrario dovrà analizzare il cerchio

ruota per capire se lo pneumatico è esploso (o si è sgonfiato) prima dell’urto, verificando la presenza di abrasioni o rotture sul cerchio

stesso”.

Riguardo allo stato dei sistemi elettronici del veicolo, l’analista dovrà “accertare – prosegue Rivano – che tipo di cronotachigrafo avesse

montato il bus e le sue condizioni, il tipo di dispositivi ausiliari di controllo elettronico del veicolo (Abs, Esp, ecc.) e in che condizioni si

trovino le centraline elettroniche di gestione. Fatta questa verifica si dovrà cercare di rimuovere le centraline (o le loro memorie

elettroniche) e cercare di ‘leggerle’, se non sono irrimediabilmente danneggiate”.

Contemporaneamente, “il consulente tecnico, in collaborazione con la Polizia Giudiziaria, verificherà l’esistenza di filmati delle telecamere

di controllo e analizzerà il comportamento ‘dinamico’ del veicolo nei tratti ripresi”. “E poi – aggiunge l’esperto – l’analista dovrà ricostruire

la dinamica dell’uscita di strada, calcolare la velocità del veicolo all’urto, verificare l’esistenza e il funzionamento dei sistemi di ritenuta

(anche alla luce delle autopsie che indicheranno la causa del decesso di ogni singolo  passeggero).

Parallelamente i medici legali cercheranno di stabilire quali fossero le condizioni psico-fisiche dell’autista”.(ANSA).

 

SV/ S0B QBXB

 

 

Auguri per un 2017 di consolidamento e ripresa!

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Auguri per un 2017 di consolidamento e ripresa!

 

Com’è ormai consuetudine, approfitto di questa lettera di auguri per fare un piccolo bilancio dell’anno che sta finendo.

Il 2016 è stato il primo anno di vita della nuova ASAIS-EVU Italia e, com’era prevedibile, è stato un anno di assestamento.

Nel Direttivo abbiamo lavorato duramente per mettere in comune esperienze, approcci e stili di lavoro ma, alla fine, credo proprio che le basi gettate siano solide e stabili.

Nei giorni passati, riflettendo sui temi da trattare in questo saluto, ho riletto il ponderoso ‘manifesto’ che ho inviato in occasione degli Auguri 2016 e, quasi distrattamente, ho messo, a fianco dei vari capitoli una ‘faccina’, sorridente o triste a seconda dei passi compiuti nella direzione auspicata. A sorpresa, alla fine, sfogliando il documento, ho visto molte faccine sorridenti. Non me lo aspettavo, forse per il mio carattere piuttosto perfezionista che raramente mi porta a essere pienamente soddisfatto del mio lavoro.

 

Voglio condividere con te questo mio bilancio, cercando di essere sintetico, ma anche puntuale nelle valutazioni.

L’anno scorso avevo schematizzato i principali obiettivi dell’Associazione dividendoli fra quelli riguardanti le attività rivolte verso noi stessi (che ho chiamato ‘interne’) e quelli ‘esterni’.

Seguirò la stessa falsariga:

Attività interne:

Micro e macro ricerca

Come avevo previsto, l’accresciuta disponibilità, economica e numerica, ci ha permesso di lavorare con più efficacia sia sul fronte di quella che chiamavo micro-ricerca (e che abbiamo ribattezzato ‘ricerca sul territorio’) che della macro-ricerca (svolta in ambito accademico su stimolo e finanziamento dell’Associazione).

Sul territorio moltissimi associati sono stati coinvolti nella sperimentazione e nella raccolta dati relativi alla ripartenza da fermo delle biciclette. Questa ricerca, oltre a fornire dati utili per il nostro lavoro, s’inserisce perfettamente nel filone di studi proposti da EVU Europa per il XXVI Congresso annuale (Haarlem 19 – 21 ottobre 2017) che avrà fra i temi fondamentali gli incidenti con biciclette.

Dal punto di vista della ricerca ‘alta’, abbiamo assegnato una sostanziosa borsa di studio a una giovane ingegnere del gruppo del prof. Anghileri (Politecnico di Milano) per una ricerca dal titolo “Gli utenti deboli della strada. Studio numerico sperimentale delle conseguenze di impatti di ciclisti contro autovetture. Anche in questo caso biciclette con l’obiettivo di candidare questa ricerca alla presentazione al Congresso.

Su questo, dunque, le cose sono andate bene (J!)

Formazione e aggiornamento

Ho scritto che ‘garantire agli iscritti la possibilità di ottemperare al proprio diritto-dovere alla formazione e all’aggiornamento’ è fra le ‘principali finalità della nostra associazione’. Lo credo fermamente.

Nel 2016 abbiamo fatto due passi importanti in questa direzione:

–      per la prima volta abbiamo portato un nostro evento sia al Nord (Bologna, nel mese di giugno), che al Sud (Catania, in settembre). Il nostro obiettivo è che tutti gli iscritti possano avere occasioni di aggiornamento vicino a casa (o comunque non troppo lontano) in modo da limitare costi e spostamenti. La duplicazione, a nord e a sud) dei nostri eventi può essere un primo passo;

–      un altro passo, forse ancora più significativo, è stata la decisione di organizzare una piattaforma di e-learning per la formazione a distanza. Nel Direttivo abbiamo valutato uno strumento che può fare al nostro caso e lo stiamo sperimentando. L’idea è che gli iscritti possano seguire dei corsi on line, sottoporsi alle verifiche previste, e certificare l’avvenuto aggiornamento. Prestissimo riceverai una lettera nella quale, da una parte, ti si chiederà di esprimere le tue esigenze di aggiornamento e, dall’altra, la tua disponibilità a produrre corsi on line (ovviamente venendo retribuito per il tuo lavoro).

Credo che anche su questo si possa spendere un sorriso (J!), mentre, invece, rimane farraginosa la raccolta delle attestazioni di aggiornamento, sulla quale ci dobbiamo migliorare, aspettando il nuovo sito per l’automatizzare del processo (K).

Messa in comune di dati e informazioni

La condivisione di dati, pubblicazioni e informazioni presenta dei chiaroscuri: stiamo pubblicando, ormai regolarmente, gli atti dei Congressi Europei (on line, per gli iscritti, ci sono 2013, 2014 e 2015 e, in pubblicazione, il 2016) mentre siamo in terribile ritardo nella revisione della traduzione in italiano dei primi capitoli del testo di Burg e Moser.

Dal 2015 abbiamo deciso di pubblicare anche la traduzione degli abstract, sono pronti quelli del 2015, ma non ancora online.

L’area forum, da tempo tecnicamente pronta, risente ancora della mancanza di uno o più coordinatori, per cui il forum, che pure potrebbe essere un ottimo strumento, latita!

Su questo c’è molto da fare (K)

Organizzazione territoriale

L’anno passato scrivevo: ‘abbiamo previsto, nello Statuto, la possibilità di istituire Delegazioni Territoriali (regionali o di macro-area), i cui coordinatori potranno interagire direttamente col Consiglio Direttivo proponendo attività o interventi.’

Su questo non ci siamo mossi e, chiedendo venia, cercheremo di porre rimedio, ma…L!

 

Attività esterne

Certificazione

Il 2016 ha visto arrivare a compimento il percorso di certificazione per gli analisti ricostruttori. Contrariamente a quanto immaginavo, non siamo arrivati a una certificazione ma, oggi, ce ne sono già due attive, e nessuna di queste è quella attesa da ACI e DMTI di Firenze.

È attiva la certificazione gestita dalla società APAVE, della quale abbiamo potuto appurare la serietà e con la quale abbiamo avuto dei proficui contatti che ci hanno portato a una convenzione per gli scritti (consultabile sul nostro sito). Stiamo valutando, con questa società, l’opportunità della partecipazione di un delegato di ASAIS EVU Italia all’interno del Comitato di Certificazione o del Comitato Tecnico Scientifico. Ciò porterebbe, all’interno del processo di ‘controllo della qualità della certificazione’, il punto di vista della nostra Associazione e, dunque, sarebbe ulteriore garanzia di serietà e qualità.

È attiva un’altra certificazione, della quale sappiamo poco in quanto non siamo stati né consultati durante la progettazione, né contattati successivamente all’avvio dell’attività.

È in ritardo la certificazione ACI Global-DMTI UniFI, della quale abbiamo seguito gli sviluppi fin dagli albori.

Un tale proliferare di possibili percorsi di certificazione, ci chiede uno sforzo di verifica della qualità (dal punto di vista dell’analista ricostruttore) e di continuo monitoraggio. Saremo presenti, laddove ce ne sarà data l’opportunità, e cercheremo di garantire a tutti noi una corretta e imparziale informazione. Resta fermo che, ai sensi della legge 4-2013 sulle Professioni non organizzate, rimane competenza delle associazioni attestare la rispondenza ‘agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell’esercizio dell’attività professionale ai fini del mantenimento dell’iscrizione all’associazione.’ (art 7, c 1-c)

Comunque, anche grazie al nostro contributo, il percorso di certificazione è avviato. (J!)

Rapporti con Ministeri e Tribunali

Non siamo ancora riusciti ad avere l’iscrizione negli elenchi ministeriali (MISE) delle associazioni riconosciute. Anche dal punto di vista delle iniziative pubbliche finalizzate a far conoscere l’ associazione e i nostri iscritti ai nostri potenziali clienti (giudici, avvocati ecc.)  siamo stati carenti, nonostante qualche timido passo sia stato fatto.

Complessivamente, però, da questo punto di vista non possiamo ritenerci soddisfatti (L).

Rapporti con Ordini e Collegi

Per la prima volta, nel 2016, abbiamo organizzato un evento (Bologna, giugno) nel quale abbiamo assegnato, agli ingegneri nostri iscritti, anche i crediti formativi dell’Ordine. Questo è stato un primo passo importante e tutt’altro che banale. Dobbiamo insistere, muoverci anche nei confronti del periti industriale, ma un primo risultato c’è stato (J!).

Dimensione europea

La nostra appartenenza a un’associazione europea ci spinge ad assumere approcci e attitudini via via sempre più aperti e partecipativi alle attività dell’associazione EVU Europa. Come scrivevo l’anno scorso: ‘per vari motivi i ricostruttori italiani partecipano poco agli eventi europei, raramente presentano delle pubblicazioni ai Congressi…’

Questo sta un po’ cambiando: se è vero che sono ancora pochi i colleghi che presentano lavori di ricerca alla Conferenza annuale europea, è anche vero che il numero sta lentamente aumentando, così come sta aumentando il numero di quelli che partecipano alla Conferenza. La scelta dei temi di ricerca sul territorio e della borsa di studio di quest’anno è anche finalizzata a questo e i più giovani fra noi, piano piano, coglieranno le occasioni che la dimensione europea ci offre. Da parte mia, su questo aspetto, garantisco il massimo dell’impegno perché credo che un ampliamento degli orizzonti tecnico-scientifici non possa che far bene a tutti gli analisti ricostruttori, sia giovani che meno giovani. Su questo, dunque un sorriso di speranza e di impegno: J! 

 

Come vedi il bilancio non è malaccio, anche se non è del tutto soddisfacente; sono convinto che, non dovendo partire quasi da zero come nel 2016, nel 2017 il Direttivo potrà essere ancor più produttivo rendendo l’associazione ad ASAIS-EVU Italia un plus per tutti noi.

Ti saluto nella speranza di incontrarti in occasione dell’Assemblea 2017, che si terrà a Roma fra fine febbraio e metà marzo e ti invio i miei più cordiali auguri di Buon 2017

 

                                                                                              Virginio Rivano

Firenze, il 30 dicembre 2016

 

 

PS: Dimenticavo!………..Il 31 gennaio scade il termine per il rinnovo dell’iscrizione a ASAIS-EVU Italia, la quota per il 2017 rimane di € 300,00.

Le coordinate bancarie per il bonifico sono:

Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve – Agenzia di Bagno a Ripoli (FI)

 

IBAN: IT77 Y087 3637 7200 0000 0401 607

 

Intestato a ASAIS-EVU Italia

Convenzione per il conseguimento della certificazione UNI 11294/2015

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La APAVE CPM Italia, società riconosciuta da ACCREDIA  per il rilascio della Certificazione dei Ricostruttori di Incidenti Stradali ai sensi della NORMA UNI 11294/2015, ha fatto pervenire una proposta per il trattamento economico agevolato ai soci di ASAIS EVU Italia.

Il Consiglio direttivo, riunitosi in data 23/11/2016,  ha approvato la proposta di convenzione per il riconoscimento di agevolazioni tariffarie per i soci che desiderano certificarsi.

Sull’argomento ha relazionato il Presidente Rivano che nei giorni precedenti si era incontrato con il Dr. Urbano Strada Direttore Generale di Apave Italia CPM Srl.

Il Dr. Strada ha dichiarato la disponibilità di APAVE  di inserire soci indicati dalla nostra Associazione a fare parte

del Comitato di Certificazione (deliberano le certificazioni):

e

del Comitato Tecnico Scientifico (riesaminano periodicamente lo schema di certificazione anche a seguito degli aggiornamenti normativi, esaminano le nuove proposte di integrazione del database contenente le domande, le prove, ecc.):

Solo gli iscritti, se interessati, possono scaricare da questo sito:

Modulo di Domanda di certificazione

Listino prezzi riservata ai soci di ASAIS-EVU Italia

Modalità di esame per la certificazione

 

 

Il reato di omicidio stradale e lesioni stradali – Legge 41/2016

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Venerdì scorso presso la sede dell’ordine degli ingegneri della provincia di Bologna si è tenuto il seminario dal titolo “Il reato di omicidio stradale e lesioni stradali – Legge 41/2016” organizzato dai gruppi di lavoro “Ingegneria Forense” e “Infrastrutture e Trasporti” con la partecipazione della nostra Associazione ASAIS-EVU rappresentata dal presidente dott. Virginio Rivano.

Il seminario, valido per il rilascio di crediti formativi (cfp) ha visto una numerosa presenza di iscritti all’ordine, circa un centinaio, sia operativi nell’ambito del settore dell’infortunistica stradale, sia interessati dalle prospettive della professione, sia attivi in settori interessati dalla nuova legge quali progettisti di infrastrutture stradali o responsabili in amministrazione pubbliche.

Il seminario è stato impreziosito dall’intervento delle autorità locali nelle vesti del Pubblico Ministero della Procura di Bologna Dott. Di Giorgio e degli agenti della Polizia Municipale di Bologna che hanno accolto con vivo interesse l’invito a partecipare al convegno sia come relatori che come uditori, in un’ottica di collaborazione e di scambio proficuo di esperienze e vedute tra soggetti che intervengono nel processo di accertamento della verità successivo ad un sinistro stradale.

 

Il seminario è stato introdotto dall’ing. Marco Gasparini del GdL Ingegneria Forense e moderato dagli ing. Claudio Lantieri del GdL Infrastrutture e Trasporti, come sempre in modo puntuale e calzante.

Il primo intervento del Pubblico Ministero dott. Giuseppe Di Giorgio “Novità procedurali con l’introduzione dei reati di omicidio e lesioni stradali” ha trattato con autorevolezza l’argomento sulle novità legislative di cui alla L.41/2016 sia sostanziali che procedurali, soffermandosi su quegli aspetti che toccano da vicino gli analisti cinematici.

L’Ispettore Simona Montanari del Reparto Infortunistica della Polizia Municipale di Bologna, ha illustrato alla platea le modalità di rilievo degli incidenti stradali condividendo la notevole mole di esperienza sul campo maturata nell’operato quotidiana del Comando.

L’Ing. Daniele Damiani, libero professionista, ha incentrato il proprio intervento sull’attività del consulente tecnico cinematico in ambito del Giudice di Pace, contesto nel quale normalmente si muove e che conosce, apportando alcuni casi pratici.

Il nostro presidente, Dott. Virginio Rivano, è intervenuto presentando brevemente l’associazione ASAIS-EVU, le sue finalità e attività formative. Quindi ha relazionato sul reato di omicidio e lesioni stradali dal punto di vista dell’analista ricostruttore, mettendo in evidenza gli aspetti degli articoli 589 bis e 590 bis c.p. sui quali saranno chiamati ad esprimersi i consulenti cinematici per l’attribuzione delle responsabilità e delle pene.

L’ing. Mauro Gambino, socio ASAIS-EVU, è intervenuto sul tema della raccolta ed analisi delle fonti di prova alla luce delle novità legislative, per quanto concerne gli accertamenti sia della Polizia Giudiziaria che quelli del Consulente Tecnico del P.M. Ha concluso presentando casi pratici di applicazione generale sulle tecniche di rilievo di computer vision, nonché di restituzioni grafiche il più realistiche possibili dei rilievi in ambiente CAD con l’ausilio di Pc-Crash.

A chiosa del seminario abbiamo avuto l’intervento del medico legale Dott. Matteo Tudini, libero professionista, il quale ha rappresentato il punto di vista della sua categoria in merito agli accertamenti sull’assunzione di alcol e stupefacenti alla guida, comportamenti più pesantemente colpiti dalla nuova legge, alleggerendo nel finale la sua trattazione con alcune “leggende metropolitane” sulle modalità di elusione dei controlli etilometrici.

 

Borsa di Studio ASAIS – EVU Italia 2016 -“Gli utenti deboli della strada. Studio numerico sperimentale delle conseguenze di impatti di ciclisti contro autovetture”

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Borsa di Studio ASAIS – EVU Italia 2016- Lavoro di Ricerca e preparazione di un articolo per il Convegno Europeo 2017 in Olanda

Dopo attenta analisi delle candidature pervenute entro il termine del 31 luglio 2017, stabilito per la presentazione delle domande per Borsa di studio 2017, il Consiglio Direttivo ne ha deciso all’unanimità l’assegnazione ad una dottoranda del Prof. Marco Anghileri del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano per un lavoro dal titolo:

“Gli utenti deboli della strada. Studio numerico sperimentale delle conseguenze di impatti di ciclisti contro autovetture”

La ricerca proposta si inquadra, in estrema sintesi, nello studio numerico sperimentale della sicurezza del ciclista in caso di impatto contro autovetture in ambito urbano. L’attività sarà svolta presso il laboratorio di crash del LaST – Politecnico di Milano (http://www.polimi.it/ricerca-scientifica/strutture-di-ricerca/grandi-infrastrutture/laboratorio-per-la-sicurezza-dei-trasporti-last/). Gli strumenti adottati si baseranno su tecniche di modellazione ad elementi finiti unite ad attività sperimentali con manichini antropomorfi di tipo Hybrid III.

 

 

L’Ing. Benedetta Arosio, già Master of Science presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali e attualmente dottoranda presso il LaST , ha un Curriculum Vitae di considerevole qualità.

Particolarmente interessanti sono gli argomenti che caratterizzano il suo lavoro per la tesi di laurea, dal titolo   “Anthropomorphic Test Device and Total Human Model Head and Neck Analysis Based on Experimental and Numerical Activity”, condotto, con la supervisione del Prof. Anghileri, presso la UNSW (University of New South Wales) di Sydney. La ricerca ha avuto come primo obiettivo la determinazione del livello di correlazione tra  il manichino antropomorfo Hybrid III ATD e il suo modello numerico. I dati cinematici ottenuti sono stati quindi confrontati con i risultati ottenuti dalle simulazioni con il modello elementi finiti della testa e collo Hybrid III. Il secondo obiettivo della tesi è stata l’analisi del modello avanzato di corpo umano sviluppato da Toyota “Total Human Model For Safety” (THUMS), con particolare attenzione al comportamento di testa e collo. Lo studio è stato incentrato sul confronto tra THUMS e Hybrid III con l’obiettivo di valutare quanto la biofedeltà del THUMS potrebbe essere utile nello studio della resistenza agli urti.

Per illustrare la significatività dello studio condotto dall’Ing. Benedetta Arosio, si ricorda che il THUMS (http://www.lstc.com/thums ) è stato progettato per migliorare la simulazione del comportamento delle diverse parti del corpo umano, dalla pelle, legamenti, tendini articolazioni e ossa, descritte nei dettagli, al tessuto muscolare e agli organi interni, aggiungendo alla testa i particolari della faccia ed un modello dettagliato del cervello, per studiare il loro comportamento nei crash.

Le competenze dell’Ing. Arosio sui modelli antropomorfi sono senza dubbio avanzatissime e la rendono la ricercatrice ideale per effettuare il lavoro di ricerca di nostro interesse.

Oggi, 11 novembre 2016, una delegazione del Consiglio Direttivo di ASAIS EVU Italia, composta dal Presidente, dott. Virginio Rivano, dal delegato ai rapporti con le Università e Centri di Ricerca, Ing. Marco Sartini, e dalla sottoscritta, delegata alla Formazione e Aggiornamento e Responsabile ad Interim del Centro Studi (comitato scientifico della nostra associazione), si è recata presso il LaST-Laboratorio Sicurezza dei Trasporti-Sicurezza Passiva, per un colloquio con il suo Direttore, Prof. Marco Anghileri e con l’Ing. Benedetta Arosio. Si sono discusse le tempistiche per la presentazione dell’Abstract al comitato scientifico di valutazione per il Convegno Europeo del prossimo anno in Olanda ed anche di una breve presentazione sullo stato di avanzamento lavori nel prossimo Convegno Nazionale.

Manuela Caldironi

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